Mi diras Nur è diventato un progetto sempre più importante per me e ciò che mi preme di più in questo periodo è l’informazione su quanto la legge non tuteli donne che hanno subito violenze o siano perseguitate da Stalker.
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Oltre al mio cerchio di luce voglio essere preparata nel migliore dei mondi per consigliare le persone che bussano alla nostra email.
Oggi è una di quelle giornate in cui navigando sul web alla ricerca di notizie mi sono imbattuta su una notizia pubblicata nel blog Mamme Acrobate che vi riporto :
” Il decreto legge n. 92/2014 entrato in vigore lo scorso 28 giugno ha apportato rilevanti modifiche alla legge sull’ordinamento penitenziario (legge 26 luglio 1975 n. 354), e’ stato inserito, infatti, un nuovo articolo che stabilisce:
1) il divieto di custodia cautelare in carcere laddove il giudice ritenga che, all’esito del giudizio, la pena da eseguire non sarà superiore a 3 anni;
2) il risarcimento ai detenuti che abbiano scontato la detenzione o parte di questa in condizioni inumane.
Questa modifica comporta la messa in libertà di persone socialmente pericolose, condannate per reati che interessano lacriminalità di strada, stalking, maltrattamenti in famiglia, lesioni, furti e rapine, truffa, ricettazione, detenzione di stupefacenti. “
Cosa comporta tutto questo nella vita di donne che hanno preso coraggio a denunciare i fatti? I casi di violenza fisica sono in aumento e noi veniamo tutelate? No.
” Fortunatamente il due luglio u.s., il Governo è intervenuto a correggere questo decreto, è corso ai ripari stabilendo che il magistrato potrà disporre la custodia cautelare in carcere nei seguenti casi:
– se il reato commesso è particolarmente grave: stalking aggravato, maltrattamenti in famiglia, furto in abitazione ecc.;
– se l’imputato non ha una dimora nella quale è possibile disporre gli arresti domiciliari.
Ha inserito, inoltre, l’aumento dell’età dell’imputato da 21 a 25 anni ai fini della detenzione negli Istituti penali per i Minorenni. Il magistrato di sorveglianza potrà decidere in base alle esigenze di sicurezza e rieducazione se l’imputato (di età tra i 21 e i 25) debba essere detenuto presso un carcere o presso l’istituto penale per minori. “
Come leggerete – Se il reato commesso è particolarmente grave – Spesso caro governo sono le cose più lievi che si trasformano in quelle più gravi.. ripeto Noi come veniamo Tutelate?
Grazie a Claudia Cimato per aver pubblicato questo articolo su Mamme Acrobate.
Il mio nome è Khadija